L'inizio del 2020, con l'improvvisa e inattesa emergenza sanitaria, ha riportato al centro del dibattito nazionale ed internazionale temi importanti come l'ambiente e la scuola in generale e nella loro declinazione nell'ambito di una società sempre più resiliente.
In questo ambito il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA) dell'Università degli Studi di Perugia ha pensato di migliorare l'offerta formativa proponendo un nuovo Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale con l'obiettivo di formare figure professionali che siano in grado di mettere al servizio della Società conoscenze e competenze di eccellenza per le sfide della auspicata ripartenza post-COVID-19, non ultime quella della allocazione ottimale delle risorse che verranno messe a disposizione dalla Comunità Europea.
Mercoledì 8 è stata la giornata dedicata alle tematiche ambientali e alla salvaguardia dell'ambiente, con l'accento posto su alcuni processi, come i cambiamenti climatici e la produzione di rifiuti, che stanno originando conseguenze difficilmente reversibili. Hanno partecipato: Raffaello Cossu, Università degli Studi di Padova; Claudia Brunori, Enea; Paolo Stranieri, ARPA Umbria; Alessandra Santucci, ARPA Umbria; Renato Morbidelli, Università degli Studi di Perugia; Nicola Berni, Protezione Civile; Tessa Gelisio, Ambientalista e blogger; Stefano Falcinelli, Università degli Studi di Perugia; Andrea Capriccioli, EOS Energetics.
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