Insegnamento SALUTE E SICUREZZA
Nome del corso | Planet life design |
---|---|
Codice insegnamento | A001953 |
Curriculum | Comune a tutti i curricula |
Docente responsabile | Giovanna Ramaccini |
CFU | 19 |
Regolamento | Coorte 2022 |
Erogato | Erogato nel 2023/24 |
Erogato altro regolamento | |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa integrata |
Suddivisione |
PSICOLOGIA CLINICA E DINAMICA
Codice | A001956 |
---|---|
CFU | 5 |
Docente responsabile | Claudia Mazzeschi |
Docenti |
|
Ore |
|
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Scienze umane, sociali, psicologiche ed economiche |
Settore | M-PSI/07 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | Italiano. |
Contenuti | Il corso in Psicologia Dinamica si propone di introdurre lo studente allo studio di un percorso storico-concettuale dei principali modelli della mente e del funzionamento umano elaborati nell'area della psicoanalisi e dell'Infant Research; ai principali modelli di sviluppo in psicoanalisi e in psicologia dinamica; alle comprensione delle ricadute applicative (clinica) di tali modelli; allo studio del funzionamento normale e patologico con uno sguardo all'incontro e all'integrazione tra modelli teorici psicoanalitici-psicodinamici e delle neuroscienze. |
Testi di riferimento | Lis, A., Mazzeschi, C., Zennaro, A. (2002). La psicoanalisi. Un percorso concettuale tra tradizione e attualità. Carocci Auchincloss, E. (2016). Il modello psicoanalitico della mente. Raffello Cortina Editore. Mitchell S.A., Black, M.J. (1995), L'esperienza della psicoanalisi: Storia del pensiero psicoanalitico moderno. Bollati Boringhieri, Torino 1996. UN LIBRO A SCELTA TRA TESTI NUOVI. PER ESTENDERE •Bowlby, J. (2012). Cure materne e salute mentale. Giunti Editore. •Eagle, M.N. (2012). Da Freud alla psicoanalisi contemporanea. Raffaello Cortina Editore. •Stern, D. (1987). Il mondo interpersonale del bambino. Torino: Bollati Boringhieri •Lichtenberg, J.D. (1995). Psicoanalisi e sistemi motivazionali. Raffaello Cortina Editore •Main, M. (2008). L’attaccamento. Dal comportamento alla rappresentazione. Raffaello Cortina Editore. Capitoli 1, 2, 5, 6, 7, 9, 11 •Ainsworth, M. (2006). Modelli di attaccamento e sviluppo della personalità. Scritti scelti. Raffaello Cortina Editore. Capitoli: 1, 3, 4, 5, 6, 8, 12, 14 •Kandel, E. (2007). Psichiatria, psicoanalisi e nuova biologia della mente. Raffaello Cortina Editore. Capitoli: 3, 6 e 8 •Van der Horst (2012). John Bowbly, Dalla Psicoanalisi all’Etologia. Raffaello Cortina Editore Eagle, M. (2013). Attaccamento e psicoanalisi. Teoria, ricerca e implicazioni cliniche. Raffello Cortina Editore Altro materiale che verrà messo a disposizione sulla base delle attività didattiche che verranno svolte durante le lezioni. I testi di riferimento sono validi per tutti gli studenti che dovranno affrontare l'esame, frequentanti, non frequentanti, lavoratori, studenti con disabilità e/o DSA. |
Obiettivi formativi | Gli obiettivi del corso sono così definiti con riferimento ai seguenti domini: Conoscenze e capacità di comprensione: permettere allo studente di conoscere i principi di base del pensiero psicoanalitico classico e contemporaneo, i principali modelli della mente e dello sviluppo di tipo psicodinamico. Applicazione delle conoscenze: permettere allo studente di acquisire competenze di lettura psicodinamica degli eventi relativi al funzionamento umano (uni e bi-personale) attraverso l'applicazione (clinica) di tali modelli in discussioni collettive di casi clinici in aula. Autonomia di giudizio: lo studente sarà in grado di integrare le conoscenze acquisite a livello teorico con la specificità di casi concreti per la comprensione del funzionamento umano. Comunicazione: lo studente acquisirà una terminologia specifica che gli permetterà di comunicare con interlocutori specialisti (e non specialisti) del settore e/o in maniera interdisciplinare; Capacità di apprendere: lo studente svilupperà la competenza allo studio autonomo e alla ricerca di materiale specialistico di settore anche e per mezzo dell'uso della ricerca bibliografica nelle banche dati di settore. |
Prerequisiti | Al fine di comprendere i modelli di intervento teorici proposti a lezione è importante che lo studente abbia capacità di ascolto e di comprensione. |
Metodi didattici | Lezioni frontali. Seminari ad invito di esperti (se possibile). Attività partecipate con gli studenti in aula (se possibile). |
Altre informazioni | Durante il corso lo studente potrà controllare su UniStudium il materiale didattico ed eventuali annunci/comunicazioni da parte del docente. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | È prevista una valutazione finale che consiste in un esame scritto della durata di 1 ora e 5 minuti articolato in due parti: Prima parte: 30 domande a risposta multipla sul programma (20 minuti) Seconda parte: 3 domande aperte sul programma (45 minuti) Criteri di valutazione: - Domande chiuse: 1 punto per risposta corretta/0 punti per risposta sbagliata o non data - Domanda aperta: ciascuna domanda è valutata in trentesimi; criteri di valutazione: correttezza della risposta (pertinenza), coerenza della risposta centratura della risposta Voto finale: media tra punteggio ottenuto alle domande chiuse e alle domande aperte. Gli studenti con disabilità e/o DSA avranno a disposizione fino ad un Massimo del 30% di tempo in più per lo svolgimento della prova e potranno utilizzare eventuali strumenti compensativi. Gli studenti e le studentesse con disabilità e/o con DSA sono invitati/e a visitare la pagina dedicata agli strumenti e alle misure previste e a concordare preventivamente quanto necessario con il/la docente (https://www.unipg.it/disabilita-e-dsa) Nel caso in cui lo studente intenda anticipare l’esame in un anno precedente a quello programmato nel piano di studio, si raccomanda di frequentare il ciclo delle lezioni e di sostenere l’esame nel primo appello utile dopo che le lezioni medesime siano terminate, nel rispetto quindi del semestre di programmazione dell’insegnamento. |
Programma esteso | Il corso in Psicologia Dinamica intende proporre allo studente che si avvicina per la prima volta allo studio di questa materia, un percorso storico-concettuale attraverso lo studio dei principali modelli della mente e del funzionamento umano elaborati nell'area della psicoanalisi e più recentemente nell'area dell'Infant Research (II Modulo). Attenzione è data allo studio dei principali modelli di sviluppo in psicoanalisi e in psicologia dinamica nonché alle ricadute applicative (clinica) che tali modelli comportano. Attenzione è data sia allo studio del funzionamento normale che alla patologia anche con uno sguardo all'incontro tra modelli teorici psicoanalitici-psicodinamici e le neuroscienze. |
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile | 3. Salute e benessere |
RESIDENZE PROTETTE
Codice | A001954 |
---|---|
CFU | 8 |
Docente responsabile | Giovanna Ramaccini |
Docenti |
|
Ore |
|
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Design e comunicazioni multimediali |
Settore | ICAR/16 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | Italiano |
Contenuti | L'insegnamento è volto a trasmettere il ruolo assunto dalla progettazione degli interni per favorire il benessere della persona, con specifico riferimento agli spazi abitativi destinati ai soggetti fragili. |
Testi di riferimento | Arthur, P., Passini, R. (1992). Wayfinding: People, Signs, and Architecture. New York: McGraw-Hill. Hall, H.T. (1968). La dimensione nascosta. Milano: Bompiani. Ku, B., Lupton, E. (2020). Health design thinking. Creating products and services for better health. New York: Cooper Hewitt. Meuser, P. (Eds.) (2019). Consruction and Design Manual. Accessibility and Wayfinding. Berlin: DOM. Pilozzi, F., Torresan, M. (eds.) (2018). La comunicazione visiva per la salute. Wayfinding, pittogrammi e health literacy nello spazio ospedaliero. Milano: FrancoAngeli. Spinelli, F., Bellini, E., Bocci, P., Fossati, R. (1994). Lo spazio terapeutico. Un metodo per il Progetto di umanizzazione degli spazi ospedalieri. Firenze: Alinea. Turillazzi, B. (2007). Edilizia Sanitaria Territoriale. Il Progetto e la realizzazione di strutture sanitarie destinate all’assistenza, la cura palliative e la lungodegenza. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore. |
Obiettivi formativi | L'insegnamento si pone l'obiettivo di fornire allo studente gli strumenti per analizzare, comprendere e modificare gli ambienti interni degli spazi abitativi destinati ai soggetti fragili. A tal fine, l'insegnamento si prefigge, da un lato di fornire allo studente conoscenze di carattere teorico e analitico, principalmente rivolte alla conoscenza dell’evoluzione delle strutture sanitarie a carattere residenziale e all’acquisizione di una rigorosa metodologia di analisi, dall’altro di fornire allo studente conoscenze tecniche e progettuali, principalmente rivolte ad acquisire una conoscenza dei requisiti progettuali minimi nonché una capacità critica per la relativa applicazione in contesti specifici. |
Metodi didattici | Il corso è articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali. |
Altre informazioni | La docente comunicherà con gli studenti per esiti esami e/o materiali corsi attraverso il sito www.unistudium.unipg.it |
Modalità di verifica dell'apprendimento | L'esame prevede una prova orale individuale incentrata sulla discussione dei contenuti teorici e sull’esposizione delle esercitazioni progettuali. Tali prove sono volte ad accertare il livello di competenze conoscitive, critiche e relazionali. |
Programma esteso | Acquisire una conoscenza di base della storia dell’evoluzione delle strutture sanitarie associato all’evoluzione del concetto di cura; acquisire una conoscenza delle differenti tipologie abitative destinate ai soggetti fragili, sia nel contesto nazionale sia nel contesto internazionale; acquisire una conoscenza di base delle normative per la progettazione delle strutture sanitarie, con specifico riferimento a quelle destinate ai soggetti fragili; apprendere i criteri per l’analisi e la valutazione delle soluzioni progettuali; acquisire una conoscenza dei principi dell’Universal Design e degli aspetti emozionali a essi associati; acquisire una conoscenza dei criteri e delle strategie progettuali per migliorare le condizioni abitative e di fruizione degli spazi interni; maturare una consapevolezza della centralità assunta dal tema dell’abitare per i soggetti fragili, tanto nel contesto nazionale quanto nel contesto internazionale; maturare una consapevolezza rispetto al potenziale ruolo sociale assunto dalla progettazione degli interni per i soggetti fragili. |
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile | Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile |
SAFETY FASHION DESIGN
Codice | A001955 |
---|---|
CFU | 6 |
Docente responsabile | Simona Ottieri |
Attività | Caratterizzante |
Ambito | Design e comunicazioni multimediali |
Settore | ICAR/13 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Lingua insegnamento | italiano |
Contenuti | Il corso SAFETY FASHION DESIGN, ha l’obiettivo di fornire all’allievo le conoscenze per la progettazione di capi di fashion secondo i principi della salvaguardia della salute, del benessere e della sicurezza. Questi criteri rappresentano una possibilità chiamata a svolgere un ruolo centrale nella sperimentazione di nuovi materiali e l’applicazione di tecnologie avanzate. |
Testi di riferimento | Fiorani E., Moda, corpo, immaginario. Il divenire moda del mondo fra tradizione e innovazione, POLI. DESIGN, 2009¿ Bertola P., La moda progettata. Le (sette meno una) vie del design. Editore: Pitagora, 2009¿. Sbordone M. A., Work Dress Design, Alinea, Firenze, 2007 Sbordone M. A., Discronie. Fenomeni del contemporaneo nella moda e nel design. Alinea, Firenze, 2012.¿ |
Obiettivi formativi | Gli obiettivi del Corso sono orientati a fornire agli studenti strumenti operativi per la messa in opera delle loro pregresse capacità progettuali e critiche nel settore safety fashion design con la progettazione di un capo tecnico o di un wearable |
Prerequisiti | Sono richieste conoscenze acquisite, in parte già sedimentate, nella rappresentazione stilistica, nella cultura del design per abbigliamento tecnico e nelle preconoscenze tecniche per l’utilizzo di materiali tessili innovativi. |
Metodi didattici | Il corso sarà organizzato in lezioni laboratoriali e frontali. Saranno organizzati seminari e lectures sugli argomenti oggetto del programma, di esperti del settore e delle tecnologie emergenti. |
Altre informazioni | La valutazione sarà effettuata in base alle prove intercorso e alla prova finale. |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Le verifiche corrispondenti agli obiettivi formativi saranno condotte in aula attraverso la consegna di specifici elaborati in formato libero, corredati di presentazione multimediale, ed eventuali prototipi. Saranno effettuate prove intercorso. |
Programma esteso | Il corso Safety Fashion Design, ha l’obiettivo di fornire all’allievo le conoscenze per la progettazione di capi tecnici per la sicurezza e il wellness. Rappresentando questa una possibilità ancora poco esplorata nel mondo della moda, è chiamata a svolgere un ruolo centrale nella sperimentazione di materiali innovativi e tecnologie avanzate per rispondere alle esigenze di categorie di utenti specifiche. Il corso sarà articolato secondo un percorso che partendo dall’analisi dell’esistente porterà alla valutazione dei nuovi bisogni, in riferimento a settori specifici. Sarà sviluppata quindi una metodologia progettuale che porrà sullo stesso piano le istanze della progettazione mirata alla commodity, alla facility e alla utility. |