Il concorso - che è stato preceduto dai saluti di Giovanni Gigliotti, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, di Filippo Calabrese, presidente di “Umbra Acque”, e di Marco Fornaciari da Passano, presidente del corso di laurea in Design - è consistito nella presentazione di quindici progetti, coinvolgendo complessivamente oltre cento studenti, in quanto la giuria è stata costituita da studenti del quinto anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Ingegneria edile-Architettura”.
Il primo premio è stato vinto dal progetto “H2O: dove l’attesa diventa esperienza”, redatto dagli studenti Marina Bettollini, Alice Duranti, Aurora Giglioni e Michelle Innocenzi: un progetto che ha proposto una vera e propria lettering architecture in cui i caratteri tipografici che contrassegnano la formula chimica dell’acqua diventano altrettante micro-architetture che restituiscono un’attrezzatura non soltanto comunicativa, ma anche accessibile e socializzante, testimoniando, insieme a tutti gli altri progetti presentati, la propensione etica oltre che estetica degli studenti.