È venuto a mancare Mario Torelli, insigne archeologo, studioso di fama mondiale, per trentacinque anni professore ordinario della cattedra di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana presso il nostro Ateneo, dal 2011 socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Nel 2014 è stato insignito del Premio Balzan per l’Archeologia Classica. Grande intellettuale, onesto nel suo approccio scientifico, così come nelle sue scelte di vita, Mario Torelli è stato un uomo dalla cultura eccezionale, profondo conoscitore del mondo antico che ha saputo esplorare a fondo, con senso critico e la capacità di sintesi dei fuoriclasse, che è qualità unica che solo i grandi studiosi posseggono. Ma soprattutto è stato un professore entusiasta, amante dell’insegnamento, generoso con gli studenti, a cui non ha mai lesinato le sue conoscenze, ma è sempre stato disponibile a dare, spinto dalla curiosità e dall’amore per la conoscenza.
Ripercorrere la sua carriera in breve è quasi impossibile: assistente del Centro per le Antichità e la Storia dell'Arte del Vicino Oriente in Roma tra il 1960-1962, è ispettore del Museo di Villa Giulia a Roma tra il 1964 e il 1969, prima di diventare Professore Aggregato dal 1969-1973 e quindi Ordinario di Archeologia e Storia dell'Arte Greca e Romana presso l'Università di Cagliari dal 1973-1975. Dal 1975 al 2010 è stato Professore Ordinario presso l'Università di Perugia e presidente del Centro di Eccellenza per la Diagnostica per i Beni Culturali dell'Università di Perugia dal 2001 al 2005.
Docente di Archeologia e Storia dell'Arte Greca presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene dal 2001 al 2003, è Visiting Professor nella University of Colorado at Boulder (nel 1974), nella University of Michigan at Ann Arbor (nel 1978), nella University of California at Irvine (nel 1979); Professeur Invité all'Ecole Normale Superieure de Rue d'Ulm di Parigi nel 1984, all'Université de Paris I - Sorbonne nel 1985 e al Collège de France nel 1986; Distinguished Visitor alla University of Alberta, Canada (Spring Semester 1986) e all'University of Bristol, nel 1993; Nellie Vallace Lecturer alla University of Oxford (Trinity Term 1988); è stato Member of Institute for Advanced Study at Princeton nel 1982, Getty Scholar at the Getty Center for the History of Art and the Humanities in Los Angeles (1990-91). Nel 2010 è stato Professore a contratto di Archeologia e Storia dell'Arte Greca e Romana nell'Università della Calabria.
Ha ricevuto la laurea honoris causa dalle Università di Tübingen e di Jaén. E' stato socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino, membro dell'Academia Europaea, socio corrispondente dell'Istituto Archeologico Germanico, membro ordinario dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi, Honorary Member of the Archaeological Institute of America, Honorary Member of the British School at Rome.
Curatore di importanti mostre, che hanno fatto epoca nella storia della cultura italiana, “Etruschi” (Venezia, Palazzo Grassi 1999-2000), “Iliade” (Roma, Colosseo, 2007), “Le metropoli etrusche del Lazio” (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 2008-2009), ha curato il progetto scientifico dell'allestimento del Museo dell'Accademia e della Città Etrusca e Romana di Cortona.
Attualmente stava lavorando ad una grande mostra dedicata a Pompei che sarà inaugurata tra breve al Colosseo.
I suoi lavori spaziano dal mondo etrusco, con particolare riguardo alle tematiche dell'ellenizzazione, dell’iconografia e dell’iconologia (ma è anche lo scopritore dell’importante santuario emporico di Graviscae e di Punta della Vipera). Numerose sono anche le pubblicazioni dedicate al mondo greco, tra cui rimarranno fondamentali i suoi commenti al testo di Pausania, e alla Magna Grecia (ultimo suo libro, attualmente in corso di stampa, è dedicato al sito di Santa Venera di Paestum). Grande conoscitore del mondo romano, ne ha toccato praticamente tutti i temi più importanti, dagli studi di urbanistica, a quelli che comprendono lavori sul rilievo storico romano e sulla romanizzazione dell'Italia. E' autore di oltre trenta monografie e di più di quattrocento articoli scientifici.
Ci mancherai Mario, ogni giorno, per sempre.
Lucio Fiorini