2015 12 15 IntrecciMartedì 15 dicembre alle ore 11,30 presso l’Aula 1 del Polo di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, Claudio Cutuli terrà il seminario “Intrecci di-segni e colori”, nell’ambito del corso di “Tecniche della Rappresentazione” tenuto dal prof. Fabio Bianconi insieme con l'ing. Marco Filippucci.

Claudio Cutuli, stilista di moda di fama internazionale, è nato in Calabria da un’antica famiglia di tintori e tessitori che da almeno cinque generazioni si tramandano le tecniche di lavorazione dei tessuti. I suoi prodotti sono apprezzati nelle vetrine delle capitali del fashion: Los Angeles, Parigi, New York, Milano, Roma, Mosca, Pechino, Tokyo e tante altre. Alla base delle collezioni c'è l'estro personale che privilegia tessuti nobili come canapa, lino, bambù, seta, lana e cachemire ... lavorati interamente a mano su antichi telai di famiglia e tinti con selezionate e ricercate materie prime provenienti dal mondo vegetale, animale e minerale, scienza e arte, dove si palesa, come afferma Le Corbusier, “la tecnica che ha ampliato i confini della poesia”.

Con sua moglie Maria Grazia, da anni vivono e lavorano a Bevagna, dove sono stati capaci di sviluppare intorno la loro azienda un vero e proprio epicentro di creatività, che dal fashion ha spaziato al dibattito culturale, come sta dimostrando con successo la serie di eventi insita nel format "Intrecci. Dialoghi sulla Bellezza", quest'anno alla terza edizione, sempre animato dai protagonisti della scena internazionale. La sua azienda è sempre stata propositiva per innovazione e creatività, non ultimo il bando europeo a scala internazionale sulla valorizzazione delle tinture naturali, coinvolgendo dieci grandi centri di ricerca europei (La Sapienza di Roma, School of Design of Leeds, University of Applied Scienze of Mainz..). E ora si appresta a riqualificare l'ex mattatoio di Bevagna per farlo diventare una fucina di creatività e sperimentazione.

All'Università, nell’ambito del percorso formativo per gli studenti di Ingegneria Edile-Architettura, presenterà i suoi lavori e, in particolare, il rapporto fra innovazione e tradizione, capace di creare un plusvalore che rende attrattive le sue raffinate composizioni. Tintura e tessitura sono campi dell'artigianato artistico che presentano la peculiarità di trovarsi a cavallo fra il patrimonio dei beni visibili e invisibili: perché se da un lato si concretizzano nel rapporto fra la materia, le forme e il colore, quindi nella percezione e nel visibile, se allora sono espressione del patrimonio dei beni naturali e del nostro paesaggio del quale svelano parte dell'identità, dall'altro tale tecnica si carica del tempo e del racconto, narra del lavoro, espressione culturale di una storia che può essere letta come cronaca del futuro. La globalizzazione pare minare tali elementi. L'artigianato artistico pare essere relegato alla memoria. Ai musei. Alle accademie. Ma qualcosa sta cambiando. La moda stessa sta aprendo nuovi orizzonti nella centralità della sostenibilità, dell'etica, dell'impatto ambientale, dell'identità. La creatività trova commistioni fra molteplici settori. E il valore dell'unicità, dell'originalità, dell'identitarietà, diviene il fondamento per la valorizzazione di tale ambito, nella scoperta della storia, della tradizione, della coesione, dell'identità europea.

Nelle opere di Claudio Cutuli forme sinuose e leggere, nobili filati dalle tinture naturali e colori caldi s’incontrano, si intrecciano e ci avvolgono nelle morbide geometrie. Da quasi duecento anni la tintura naturale è il fiore all'occhiello dell'artigianato tessile della famiglia, "sinonimo di vita, di passione e di allegria ma soprattutto è l'elemento fondamentale grazie al quale possiamo ancora sognare". Le collezioni nascono da un'accurata ricerca e riassumono tutte le esperienze nella rinnovata creatività e capacità di trasmettere ed esprimere emozioni, superando gli altalenanti diktat della moda, senza mai perdere l'autenticità delle sue radici mediterranee. Il racconto delle storie intrecciate nel testo compositivo di materie e colori sarà il motivo narrativo che accompagnerà questa lezione magistrale, volta a disaminare quel medesimo percorso di composizione e rappresentazione che è a fondamento di ambiti diversi ma strettamente connessi. Si valorizzano così quell'intersettorialità e interculturalità che ben si addicono all'Universitas, e che sempre spronano la ricerca di nuovi orizzonti.

Martedì 15 dicembre alle ore 11,30 presso l’Aula 1 del Polo di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, Claudio Cutuli terrà il seminario “Intrecci di-segni e colori”, nell’ambito del corso di “Tecniche della Rappresentazione” tenuto dal prof. Fabio Bianconi insieme con l'ing. Marco Filippucci.
Claudio Cutuli, stilista di moda di fama internazionale, è nato in Calabria da un’antica famiglia di tintori e tessitori che da almeno cinque generazioni si tramandano le tecniche di lavorazione dei tessuti. I suoi prodotti sono apprezzati nelle vetrine delle capitali del fashion: Los Angeles, Parigi, New York, Milano, Roma, Mosca, Pechino,Tokyo e tante altre. Alla base delle collezioni c'è l'estro personale che privilegia tessuti nobili come canapa, lino, bambù, seta, lana e cachemire ... lavorati interamente a mano su antichi telai di famiglia e tinti con selezionate e ricercate materie prime provenienti dal mondo vegetale, animale e minerale, scienza e arte, dove si palesa, come afferma Le Corbusier, “la tecnica che ha ampliato i confini della poesia”.
Con sua moglie Maria Grazia, da anni vivono e lavorano a Bevagna, dove sono stati capaci di sviluppare intorno la loro azienda un vero e proprio epicentro di creatività, che dal fashion ha spaziato al dibattito culturale, come sta dimostrando con successo la serie di eventi insita nel format "Intrecci. Dialoghi sulla Bellezza", quest'anno alla terza edizione, sempre animato dai protagonisti della scena internazionale. La sua azienda è sempre stata propositiva per innovazione e creatività, non ultimo il bando europeo a scala internazionale sulla valorizzazione delle tinture naturali, coinvolgendo dieci grandi centri di ricerca europei (La Sapienza di Roma, School of Design of Leeds, University of Applied Scienze of Mainz..). E ora si appresta a riqualificare l'ex mattatoio di Bevagna per farlo diventare una fucina di creatività e sperimentazione.
All'Università, nell’ambito del percorso formativo per gli studenti di Ingegneria Edile-Architettura, presenterà i suoi lavori e, in particolare, il rapporto fra innovazione e tradizione, capace di creare un plusvalore che rende attrattive le sue raffinate composizioni. Tintura e tessitura sono campi dell'artigianato artistico che presentano la peculiarità di trovarsi a cavallo fra il patrimonio dei beni visibili e invisibili: perché se da un lato si concretizzano nel rapporto fra la materia, le forme e il colore, quindi nella percezione e nel visibile, se allora sono espressione del patrimonio dei beni naturali e del nostro paesaggio del quale svelano parte dell'identità, dall'altro tale tecnica si carica del tempo e del racconto, narra del lavoro, espressione culturale di una storia che può essere letta come cronaca del futuro. La globalizzazione pare minare tali elementi. L'artigianato artistico pare essere relegato alla memoria. Ai musei. Alle accademie. Ma qualcosa sta cambiando. La moda stessa sta aprendo nuovi orizzonti nella centralità della sostenibilità, dell'etica, dell'impatto ambientale, dell'identità. La creatività trova commistioni fra molteplici settori. E il valore dell'unicità, dell'originalità, dell'identitarietà, diviene il fondamento per la valorizzazione di tale ambito, nella scoperta della storia, della tradizione, della coesione, dell'identità europea.
Nelle opere di Claudio Cutuli forme sinuose e leggere, nobili filati dalle tinture naturali e colori caldi s’incontrano, si intrecciano e ci avvolgono nelle morbide geometrie. Da quasi duecento anni la tintura naturale è il fiore all'occhiello dell'artigianato tessile della famiglia, "sinonimo di vita, di passione e di allegria ma soprattutto è l'elemento fondamentale grazie al quale possiamo ancora sognare". Le collezioni nascono da un'accurata ricerca e riassumono tutte le esperienze nella rinnovata creatività e capacità di trasmettere ed esprimere emozioni, superando gli altalenanti diktat della moda, senza mai perdere l'autenticità delle sue radici mediterranee. Il racconto delle storie intrecciate nel testo compositivo di materie e colori sarà il motivo narrativo che accompagnerà questa lezione magistrale, volta a disaminare quel medesimo percorso di composizione e rappresentazione che è a fondamento di ambiti diversi ma strettamente connessi. Si valorizzano così quell'intersettorialità e interculturalità che ben si addicono all'Universitas, e che sempre spronano la ricerca di nuovi orizzonti.